Il fratello maggiore si rasserenò ed esclamò allegramente: "Allora sì! Se lo hai neutralizzato, niente ci impedirà di metterci a tavola con il monaco cinese come piatto principale."
Si rivolse ai mostriciattoli: "Ragazzi portatemi subito del vino, perché possa offrire al grande re minore la coppa della vittoria."
"Aspettiamo a bere, fratello. Prima i ragazzi devono togliere dall'acqua Porcellino e appenderlo ad asciugare."
Così Porcellino fu appeso sotto il portico orientale, Sabbioso sotto quello occidentale e Tripitaka nella sala di mezzo. Il cavallo bianco fu portato nella scuderia e i bagagli messi da parte.
"È stato un colpo da maestro, fratello mio" disse sorridendo il fratello maggiore al minore. "Ne hai presi tre in due tempi. Ma quello Scimmiotto che è rimasto schiacciato sotto le montagne, bisogna trovare il modo di metterlo in pentola con gli altri."
"Ora mettiamoci comodi. Se è necessario catturarlo, non occorre che ci sporchiamo le mani. Basta mandare un paio di ragazzi con due dei nostri tesori per mettercelo dentro e portarlo qui."
"Quali tesori converrà adoperare?"
"Useremo la mia zucca d'oro rosso e il tuo vaso di giada color grasso di montone."
Il fratello maggiore prese i due tesori e domandò: "Chi converrà mandare?"
"Mi pare che vadano bene Diavolo Furbo e Bestiola Maligna." Le istruzioni furono queste: "Prendete questi oggetti e salite in cielo più alti che potete. Rivolgeteli in modo che abbiano la bocca verso terra e chiamate Scimmiotto il Novizio: se risponderà, sarà aspirato lì dentro. Allora voi sigillerete i recipienti con il nastro con la scritta: Possa il signore Laozi agire prontamente, in conformità di leggi e regolamenti. Nel giro di tre ore e mezza sarà ridotto allo stato liquido."
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