Dentro il tuo corpo. Chi non sente brividi
Quando si espone allo spirar del vento?
Si diceva del grande santo Scimmiotto che, in compagnia di Porcellino, aveva attraversato il Torrente del Pino Morto e si dirigeva verso una rupe di strana conformazione, in cui si apriva l'ingresso di una caverna. La vista che si godeva era straordinaria:
Lungo il vecchio sentiero quieto e ombroso
Sotto la luna suonan misteriosi
I gridi delle gru. Giù nel torrente
L'acqua riflette nubi trasvolanti
E scorre sotto il ponte dei pensieri
Immortali. Cinguettano gli uccelli
E fischiano i gibboni; l'orchidea
Domina colorata la sterpaglia.
Tronchi vertiginosi nella bruma,
Volan fenici su pini e bambù.
Come una quinta le cime lontane
Circondano le grotte d'immortali.
Le fonti del Kunlun lanciano draghi
A beneficio dei predestinati.
Una stele accanto all'ingresso recava scritto in otto grandi caratteri:
GROTTA DELLA NUVOLA DI FUOCO DELLA GOLA DEL PINO MORTO
SUL MONTE DEL SINGHIOZZO
Una frotta di mostriciattoli sgambettava sul prato e si divertiva a maneggiare lance e spade. Scimmiotto gridò loro con voce tonante: "Piccoletti, correte a dire al vostro padrone di liberare subito il monaco cinese, se vuole risparmiare la pelle di tutti voi. Si provi a dire di no, e gli rovescio la montagna sulla testa."
I piccoli si rifugiarono nella grotta, sbarrarono il portone e corsero ad annunciare: "Vostra maestà, disgrazia!"
Il mostro, dopo aver portato Tripitaka nella sua grotta, si stava dedicando a preparazioni culinarie nella corte posteriore. Aveva spogliato il monaco e si era fatto portare acqua pulita al fine di dargli una bella lavata e spazzolata; lo preparava per farne uno stufato. Udendo le grida, si allontanò dal teatro delle operazioni per sapere che cosa succedeva.
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