Archi dei sopraccigli più taglienti di una lama.
Draghi e fenici sono ricamati
Sulla gonnella. Nel suo fiero aspetto
Ricorda Nata. Leva con due mani
La lancia minacciosa e si circonda
D'un alone di luce. Lancia fiamme
Dagli occhi folgoranti. La sua voce
Rimbomba come il tuono a primavera.
Bimbo Rosso è il suo nome assai famoso.
Sbucato dalla porta, Bimbo Rosso assunse un piglio autoritario: "Chi è lo spregevole individuo che si permette di far rumore davanti alla mia casa?"
"Non farmi la commedia, mio saggio nipote" rispose ridendo Scimmiotto. "Ieri, quando stavi appeso a un pino, eri un bimbetto magro e spaurito con i sintomi dell'itterizia in faccia, e ti dedicavi ad abbindolare il mio maestro. Ti feci persino il piacere di portarti un po' a spasso sulle mie spalle, ma tu fabbricasti un venticello per rapire il maestro. Non crederai che basti presentarsi da grande guerriero per non farsi riconoscere. Ridammelo, il mio maestro, per non aver guai e anche per non venir meno agli obblighi che corrono fra parenti. Non vorrei farmi sgridare da tuo padre per aver castigato la tua inesperienza."
"Maledetto macaco!" ingiuriò il mostro incollerito. "Che cos'ho da spartire con te? Di quale parentela vai cianciando? Da quando mai sarei tuo nipote?"
"Magari non lo sai. L'anno in cui divenni fratello giurato di tuo padre, tu non eri ancora al mondo."
"Questa scimmia dà i numeri! E come potresti essere fratello giurato di mio padre? Ma hai un'idea di chi sei tu e di chi sono io?"
"Meglio di te, mio caro. Io sono il Grande Santo Uguale al Cielo, quello dei tafferugli in paradiso di cinquecento anni fa. Prima di quel tempo avevo corso il mondo, attraversato i mari: ero andato dappertutto. I miei gusti erano per il vino e le imprese militari. Tuo padre, il re diavolo toro, si dichiarò Grande Santo Pacificatore del Cielo; era il più anziano di una confraternita di sette membri. Il secondo era il re diavolo caimano, che si chiamava Grande Santo Sopra gli Oceani; il terzo era il re diavolo roc, l'immenso uccello, detto Grande Santo Mani in Pasta col Cielo; il quarto era il re cammello-leone, detto Grande Santo Porta Montagne. Il re macaco, Grande Santo Buon Vento, era il quinto; e il sesto il re gibbone a pelo lungo, Grande Santo che Caccia gli Dèi. Io ero il più giovane e occupavo il settimo posto con il titolo di Grande Santo Uguale al Cielo. Tu non eri ancora nato a quel tempo, ma noi ci divertivamo spesso tra fratelli."
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