Le divinità cercarono di allontanare i cembali l'uno dall'altro; ma sembravano saldati insieme, non si poté aprire nemmeno uno spiraglio.
Il rivelatore Testa d'Oro disse: "Mi chiedo di quale materiale sia fatta questa roba; i cembali formano un pezzo solo. L'umile divinità al vostro servizio non riesce a separarli."
"Anch'io, dall'interno, non ho combinato niente. Non c'è verso di smuoverli."
Il rivelatore distribuì le forze fra la protezione del monaco cinese, la sorveglianza dei cembali e il servizio di pattuglia nei dintorni, e se ne andò in cielo, alla Sala delle Nuvole Misteriose. Entrò d'urgenza, senza aspettare di essere convocato, e fece rapporto: "Maestà, sono uno dei rivelatori delle cinque direzioni che seguono il Grande Santo Uguale al Cielo nella sua missione di protezione del monaco cinese. La comitiva in viaggio verso occidente ha trovato sulla sua strada un Piccolo Monastero del Colpo di Tuono e c'è entrata, scambiandolo per quello vero; invece si trattava solo di una trappola per acchiappare i pellegrini. Il grande santo è rimasto chiuso fra due cembali, e non ha altra prospettiva che di perderci la vita. Tanto perché vostra maestà lo sappia."
"Le costellazioni delle ventotto case vadano subito a liberare i pellegrini, e catturino le creature malefiche che hanno teso la trappola."
Ed ecco le costellazioni precipitarsi al falso monastero, al seguito del rivelatore. Era la seconda veglia: i mostri, grandi e piccoli, erano andati a coricarsi, dopo aver ricevuto le lodi del loro capo per la cattura del monaco cinese. Le costellazioni si introdussero a passi felpati e sgattaiolarono fino ai cembali di Scimmiotto: "Grande santo, eccoci qua; siamo le ventotto case celesti, mandate espressamente dall'Imperatore di Giada per togliervi dai guai."
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