Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Vai, fratello" disse Porcellino. "Noi ci incamminiamo e ti aspetteremo lungo il cammino."
     Le costellazioni circondarono il monaco cinese e, utilizzando tutte insieme la magia del rapimento, lo sollevarono con un colpo di vento e lo portarono a qualche distanza oltre il recinto. I pellegrini e i loro accompagnatori scesero il pendio della montagna e, quando giunsero al piano, si fermarono per aspettare Scimmiotto.
     Era circa mezzanotte, quando Scimmiotto si avviò per introdursi a passi felpati nel monastero. Tutte le porte erano chiuse, e anche le finestre (come poté constatare arrampicandosi al primo piano) erano accuratamente serrate. Non era il caso di forzarle, per non far rumore. Si trasformò quindi in topo di immortali o, come volgarmente si chiama, in pipistrello. Che aspetto aveva? chiederete.


     Un capino appuntito
     Con occhietti brillanti
     Proprio da topolino.
     Ma le grandi ali nere
     Battono nella notte
     A caccia di zanzare.

     Un interstizio fra le tegole e le sporgenze delle travi gli consentì di entrare. Esplorò l'edificio volando sopra le porte, finché scorse qualcosa che baluginava in un abbaino al secondo piano; non era lampada né candela, non aveva il colore delle braci, e non era intermittente com'è il lume delle lucciole. Battendo le ali, si avvicinò a vedere: ed ecco i bagagli. La luce veniva dal kasâya, messo nella sacca senza ripiegarlo e che in parte ne sporgeva; la emettevano agate, coralli, reliquie e perle fosforescenti che lo adornavano.
     Scimmiotto riprese il suo aspetto e si caricò tutto sulle spalle. Nella furia, tuttavia, non si assicurò che i bagagli fossero ben legati; così, mentre si muoveva, caddero con un tonfo sul pavimento. Ahimè, ci mancava anche questa! Il vecchio diavolo si svegliò di soprassalto e balzò dal letto gridando: "Attenti, c'è qualcuno in casa!" Tutti si alzavano, accendevano lampade e torce, parlavano, giravano qua e là, esploravano ogni angolo. Qualcuno venne a dire: "Il monaco cinese è scappato!" E un altro: "Sono scappati anche il Novizio e tutti quanti!"


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