Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Che può fare natura, in sé dolce e pacifica, contro la perversa malignità del demonio che la tormenta? Nessuno stratagemma può evitare tante sofferenze. Gli dèi e i santi portano aiuto. Se Madre del legno mostra qualche incertezza, Donna gialla combatte decisa.
     Nella mischia che spaventa il cielo e fa tremare la terra, si stendono le reti. Là si agitano le bandiere e si gettano grida di guerra; qui risuonano i gong e rullano i tamburi. Lance e sciabole si oppongono in ranghi serrati; un soffio mortale sibila sulle masse contrapposte delle spade e delle alabarde. Che possono fare i soldati celesti contro il brutale valore delle truppe dei mostri? Nubi d'angoscia nascondono sole e luna, una caligine crudele si stende sul paesaggio. Lotta accanita intorno a Tripitaka che vuole recarsi dal Buddha.


     Le truppe del mostro combattevano con crescente ferocia e la battaglia era indecisa, quando risuonò il grido di Scimmiotto: "Eccomi qua!"
     Porcellino gli chiese: "Dove sono i bagagli?"
     "Non me ne parlare; per poco non ci ho rimesso la pelle."
     "Non state a chiacchierare, voialtri; venite a menar le mani!" intervenne Sabbioso.
     Mentre gli dèi erano stretti in difesa, accerchiati dai mostri, il re diavolo venne ad attaccare i tre condiscepoli. Essi sostennero i suoi assalti fino a sera, ma senza riuscire a vincerlo. La battaglia durò finché l'astro del giorno tramontò dietro la montagna e quello della notte si levò dall'est.
     Vista l'ora tarda, il mostro fischiò per far ritirare le sue truppe e portò la mano alla cintura. Scimmiotto si accorse che afferrava il suo sacchetto bianco.


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