Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Uniti l'uno all'altra come pesci nell'acqua.
     Ahimè! La coppia d'anatre è stata separata.
     Chi l'avrebbe creduto? Si voltano le spalle
     Le due fenici. Al Ponte degli Amanti è salita
     La marea, dopo inutile attesa dell'incontro(68).
     Breve è stata la gioia: bisogna separarsi.
     Lacrime velan gli occhi: quando potrò vederti?"

     Scimmiotto temette che il suo tono elegiaco avesse presa sul maestro e si mise a fare il diavolo a quattro, tanto da farla ammutolire e cadere a terra, sconvolta dal dolore. Quando si fermò esausta, Scimmiotto credette che fosse morta e sospese l'aggressione; ma lei si riprese e gridò: "Aiuto, ragazze, aiutatemi!"
     Le sue mostriciattole, che si erano sparse qua e là nel giardino a cogliere fiori, per non turbare il convegno amoroso, giunsero di corsa e la videro stesa a terra con il viso terreo: "Che avete, signora? Un attacco di cuore?"

     "Non fatemi domande. Presto, portate il bonzo all'uscita; ne va della mia vita!"
     Ma Scimmiotto, dal ventre, gridò: "Se volete che vi risparmi, dovete essere voi ad accompagnare il bonzo."
     C'era poco da scegliere; la vampira si mise in cammino. Le ragazze chiedevano: "Ma dove volete andare, signora?"
     "Finché sul fiume splende la luna, io getto l'amo e spero fortuna. Con questo fidanzato mi è andata male; me ne dovrò cercare un altro."
     Quando giunsero alla bocca dell'abisso, si udì rumore d'armi. "Discepolo" chiese Tripitaka inquieto, "che cosa sarà questo rumore?"
     "È il rastrello di Porcellino" rispose Scimmiotto. "Sarà meglio che vi facciate riconoscere."


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