I NIBELUNGHI


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     Chi sapeva apprezzare le donne e la bellezza di una persona lodava la sposa di Gunther, ma i conoscitori, che le avevano ben paragonate, dicevano che il premio spettava a Crimilde.
     Ora le donne e le fanciulle andarono le une verso le altre, quante bellezze riccamente adorne! E tutto il campo intorno a Worms era ripieno di tende e di padiglioni serici.
     Gli amici del re si affollavano per vedere le donne. Brunilde, Crimilde e le loro dame furono invitate di recarsi all'ombra, e i cavalieri burgundi le condussero.
     Anche gli ospiti erano ora tutti a cavallo. Allora le lancie cozzarono arditamente contro gli scudi, e il campo si coprì di polvere, come se tutto il paese fosse andato in fiamme, allora si rivelarono gli eroi.
     Ciò che fecero i cavalieri fu osservato dalle belle fanciulle. Siegfried passò e ripassò più volte dinanzi ai padiglioni insieme ai suoi guerrieri; l'eroe conduceva seco mille cavalieri Nibelunghi.

     Allora Hagen di Tronje, invitato dal re, si avanzò e con modi cortesi fece cessare i giochi cavallereschi, perchè le belle fanciulle fossero risparmiate dalla polvere. Tutti gli ospiti obbedirono subito.
     Il nobile Gernot disse:
     «Lasciate qui i vostri cavalli, perchè incomincia la frescura, e allora accompagneremo le dame sino alla gran sala, perchè quando il re vorrà montare a cavallo siate tutti pronti».
     Il torneo era finito in tutto il campo, e i cavalieri e le dame, sotto le tende, passarono piacevolmente il tempo, finchè non giunse l'ora di partire.
     Quando si sentì la frescura della sera, e il sole tramontava, non tardarono oltre, dame e cavalieri cavalcarono verso il castello; le belle dame erano dolcemente accarezzate con gli occhi.


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