Federico Adamoli
LA CHIESA PERDUTA
(La vicenda della Chiesa di S. Matteo di Teramo)


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     Nel mese di ottobre 1925 una parte di tetto sprofonda sulla volta di una cappella. Con un tempestivo sopralluogo l'ufficio tecnico rileva i danni e stila un preventivo nella spesa di lire 10.000, che non trova però concreta attuazione, e che prevedeva: revisione generale del tetto con parziale rinnovo delle armature in legno per 384 mq; sostituzione di 200 tegole; intonacature delle volte; intonacatura, profilatura e dipintura della cornice interna; ricostituzione della decorazione a colori e figure nella volta; restauri ai puttini e agli angeli10. Nel successivo aprile 1926 viene stilato un altro preventivo, molto più in economia, per una spesa di lire 2.800. I lavori risultano compiuti nel mese di agosto dalla ditta Biagio Cosmi. Questo è il dettaglio delle opere eseguite: smontaggio e ricomposizione dei tratti di tetto crollato con recupero di tutto il materiale utile (tetto della navata principale per 114 mq; tetto dei seminari per 34 mq); posa in opera della travatura necessaria alla formazione della nuova incavallatura ed armatura; posa in opera di canale da grondaia in lamiera di ml. 4,5 complessivi, e dei gomiti in lamiera; posa in opera di tubo di discesa in lamiera zincata ml. 2; 300 mattonelle da tetto; fornitura di 5 travi 11x1311.

     Nell'agosto 1930 si verifica un nuovo crollo del tetto, e la riparazione in questa circostanza viene eseguita abbastanza rapidamente dalla ditta Berardo Fabbiocchi. Questi sono i lavori compiuti ed i materiali impiegati: smontaggio, sostituzione delle armature e rimontaggio del tetto per 62,40 mq; revisione generale del tetto per mq. 178,40; 10 travi in legno 13x16 da m. 4; 25 mezzo murali da m. 4; 150 mattonelle da tetto; 500 tegole comuni; canalone lamiera zincata, imbuti e gomito12.


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