NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     (Da IL Novellino, XXXI)



     MARIOTTO E GANOZZA: GLI AMANTI DI SIENA
     Mariotto senese, innamorato di Ganozza, como ad omicida se fugge in Alessandria:
     Ganozza se fenge morta, e, da sepoltura tolta, va a trovare l'amante; dal quale sentita la soa morte, per morire anco lui, retorna a Siena, e, cognosciuto, è preso, e tagliatoli la testa; la donna nol trova in Alessandria, retorna a Siena, e trova l'amante decollato, e lei sopra 'l suo corpo per dolore se more.

     I
     N quisti dì da un tuo senese de autorità non piccola fu tra certe ligiadre madonne racontato, che non è già gran tempo che in Siena fu un giovene de buona famiglia, costumato e bello Mariotto Mignarelli nominato, il quale, essendo fieramente innamorato d'una ligiadra giovenetta chiamata Ganozza, figliola d'un notevole e multo estimato citadino, e fuorsi de casa Saraceni, in processo di tempo ottenne d'essere da lei altresì ardentissimamente amato. E avendo più tempo pasciuti gli occhi de li suavi fluvi de amore, desiderandosi per ciascuno gostare gli soi dolcissimi frutti, e cercate più e diverse vie, e niuna cauta trovandone, la giovene, che non era meno predente che bella, deliberò, occultamente sel togliere per marito, a tale che se per contrarietà de' fati il godere loro fosse interdetto, avessero avuto scudo da coperire il commesso errore. E per dare al fatto con opera compimento, corrutto per dinari un frate augustinese, per mezzo del quale occultamente contrasse detto matrimonio, e appresso, da sì fatta colorata cagione pigliatase sicurtà, con non meno piacere de l'uno che de l'altro, interamente adimpiero loro bramose voglie. E avendo de tal furtivo e licito in parte amore alquanto con felicità goduti, avvenne che loro prava e inimica fortuna per contrario tutti gli loro e presenti e aspettati desiderii revolse; e ciò fu che Mariotto un dì venendo a parole con un altro onorevole citadino e da parole a fatti, in tanto andò la cosa, che Mariotto ferì colui d'un bastone in testa, de la quale ferita tra brievi dì se morì; per el quale Mariotto occultatose, e da la corte con diligenzia cercato e non trovatose, da' signori e dal potestà non solo fu a perpetuo esilio condannato, ma gli fu dato bando di ribelle. Quanto e qual fosse de' dui infelicissimi amanti, occulti novelli sposi, il supremo dolore e lo amaro lacrimare per sì longa, e, per loro credere, perpetua separazione, cui fosse da sì fatte punture stato trafitto, solo ne potrà vero iudicio donare; egli fu sì fiero e acerbo, che a l'ultima dipartenza più volte l'uno in braccio de l'altro fu per gran spacio per monto iudicato. Puro, dando alcuno loco al dolore, sperando col tempo per alcuno possebele accidente lo repatriare gli seria concesso, de pari volere deliberò, non che da Toscana ma da Italia se assentare, e in Alessandria andarsene, ove un suo zio avea, chiamato ser Nicolò Mignanelli, omo de gran trafico e multo cognosciuto mercatante; e con assai moderati ordini, como se avessero in tanta distancia con littere possuti visitare, con infinite lacrime la innamorata coppia se divise. Il misero Mariotto partito, e d'ogni suo secreto un suo fratello fatto consapevole, sopra ogni altra cosa caramente il pregò che d'ogni accidente de la sua Ganozza particulare e continuo il facesse avvisato; e con li dati ordini mirato in camino, verso Alessandnia se avviò. Ove a convenevole tempo gionto, e trovato il zio e da lui lieto e amorevolmente recevuto, d'ogni suo passato affare il fe' capace; il quale, como a prodentissimo, con rencrescimento ascoltando non tanto il caso del commesso omicidio quanto de l'avere a tanto parentato offeso, e cognoscendo che 'l reprendere de le cose passate poco più che nulla giovava, se ingegnò con lui insiemi darsene pace, e pensarne col tempo d'alcuno opportuno rimedio providere; e postoghi de soi trafichi tra le mani, più e più tempo appresso di sé con gran passione e quasi continuo lacrimare il sostenne. però non era veruno mese, che con più littere non fosse e da la soa Ganozza e dal fratello visitato; il che a si fiero caso e in tanta assenzia era a ciascuna de le parte mirabile satisfazione. E in tali termini stando la cosa, avvenne che essendo il patre de Ganozza da multi multo rechesto e infestato de maritarla, e lei con diverse colorate cagioni niuno accettandone, a la fine essendo dal patre astretta 'a pigliare marito, tale che 'l negare non averla avuto loco, era da sì fiera battaglia la sua afflitta mente de continuo inquietata e in manera, che la morte più che tale vivere gli serìa stata carissim a. E altre ciò, avendo ogni speranza del retornare del suo caro e occulto marito trovata vana, e che 'l palesare al patre la verità del fatto nulla arìa giovato, anzi de maiore sdegno gli seria stata cagione, prepuose, con un modo non che strano ma periculoso e crodele, e forsi mai udito racontare, ponendo l'onore e la vita in periglio, a tanti mancamenti satisfare. E da animosità grande aitata, avendo al patre respuosto contentarse d'ogni suo piacere, subito mandò per el religioso primo tramatore del fatto, al quale, con gran cautela discoperto ciò che de fare intendeva, il rechiese che del suo agiuto gli fosse favorevole. Il quale sentito, como è già de loro costume, alquanto ammirato, timido e lento mostrandosi, lei, con la virtù e incantesemo de misser san Ioanni Boccadoro, il fe' ardito e gagliardo divenire a volere con virilità l'impresa seguire; e per la pressa che gli cacciava, il frate andò prestissimo, e lui medesmo, como ad esperto nel mestiere, compuose una certa acqua con certa composizione de diverse pulvere, terminata in manera che, bevuta, la arebbe non solo per tre dì fatta dormire, ma de essere da ciascuno per vera morta iudicata. E a la donna mandata, la quale, avendo prima per un correro apposta il suo Mariotto de quanto fare intendea pienamente informato, e dal frate l'ordene de ciò se avea da fare inteso, con gran piacere quella acqua se bebbe. E non dopo multo spacio che gli venne un stupore si grande, che per morta cascò in terra; de che le soe fante con grandissimi gridi féro il vecchio patre con altre assai brigate al remore correre, e trovata la sua unica e da lui tanto amata figliola già morta, con dolore mai simile gostato fatti venire prestissimo medici con ogni argomento da revocarla in vita, e niuno valendole, fu da tutti tenuto per fermo, lei da sopravenutale gocciola fosse morta. Per che tenutala tutto 'l dì e la seguente notte in casa, e con diligenzia guardatala, e niuno segno si non de monta cognoscendone, con infinito dolore de l'afflitto patre, e pianti e ramanichi de parenti e de amici e generalmente de tutt'i senisi, con pompose esequie in uno onorevole sepulcro in Santo Augustino fu il dì seguente sepellita. Quale in su la mezza notte fu dal venerabele frate con l'agiato d'un suo compagno, secondo il preso ordene, de la sepultura tratta, e a la soa camera condutta; e appressandose già l'ora che 'l terminato beveraggio avea il suo curso consumato, con fuoco e altri necessarii providimenti con grandissima difficultà in vita la redussero. E nel pristino sentimento retornata, ivi a pochi dì, travestita in frate, con lo buono religioso a Ponte Pisano se condussero, deve le galee d'Acquamorta, in Alessandria passando, doveano già toccare; e trovato detto passaggio in ordene, in quelle se imbarcano. E perché gli maritimi viaggi soglino essere, e per contranietà de' tempi o per nove occorrencie de' mercanti, multo più longhi che non vorrebbeno gli vianti, avvenne che le galee per diverse cagioni altre il dovuto termine più misi stettero ad arrivare. Gargano, fratello de Mariotto, per continuare l'ordene del caro fratello lasciatoli, subito con più e diverse littere de mercanti con rencrescimento grandissimo avea il disaventorato Mariotto de la improvista morte de la soa Ganozza particularmente informato, e dove e como era stata pianta e sepellita, e como non dopo multo il vecchio e amorevole patre per gran dolore era da questa vita passato; a' quali avvisi essendo l'avversa e noiosa fortuna assai più favorevole che al messo de la dolente Ganozza non fu, e fuorsi per avere agli poverelli amanti l'acerba e sanguinosa morte che li sopragionse apparicchiata, per modo tale che 'l messo de Ganozza fu su una caravella, che con frumento in Alessandria andava, preso da' corsali e morto. De che Mariotto non avendo altro avviso che quilli del suo fratello, e per certissimi tenendoli, quanto de tale acerbissima nova fosse, e con ragione, dolente e afflitto, pensalo, lettore, se pietà alcuna in te regna. Il suo cordoglio fu de tale qualità e natura, che de non stare più in vita del tutto se dispuose; al quale né pensuasioni né conforti del suo caro zio valendosi, dopo il suo longo e amaro pianto, de retornansi a Siena per ultimo partito già prese, a tale che se la fortuna in alcuno atto gli fosse stata benivola a non fare il suo ritorno sentire, se porre travestito a piè del sepulcro, dove lui credea la soa Ganozza essere sepellita, e quivi tanto piangere, che se avessero li soi giorni terminati; e se per disgrazia fosse stato cognosciuto, iocundissimo reputava lo essere per omicida iusticiato, pensando essere già morta colei che più che se medesmo amava, e da lei era state egualmente amate. E in su tale consiglio firmatose, aspettando lo partire de le galee di vineciani per ponente, senza alcuna parola al suo zio dirle, in quelle salitone, con grandissimo piacere correndo a la predestinata morte, in brevissimo tempo arrivò in Napoli, e da quindi per terra in Toscana conduttose quanto più presto. puoté, travestito in pirigrino, a Siena, da niuno cognesciuto, se ne intrò. E ad uno non multo frequentato spitale reparatose, e senza dare de sé a le soe brigate alcuna noticia, a convenivole ore se ne andava a la chiesa dove la soa Ganozza fu sepellita, e dinanzi al suo sepulcro amaramente piangeva, e volentieri, se avesse possuto, seria dentro la sepoltura intrato, a tale che con quello delicatissimo corpo, che vivendo non gli era stato concesse lo godere, morendo lo avesse col suo eternalmente accompagnato; e a quello mandare ad effetto, erano firmi tutt'i soi pensieri. E non restando de essere al solito dolerse e lacrimare continuo, avuti per cauta via certi ferri, e una sera al vespero occultatose dentro la chiesa, la venente notte tanto se affaticò, che avea il coverchio de la sepultura sotto pontelle posto; e stando per intrare, avvenne che 'l sacristano, andando per sonare a matutino, sentì certo remore, e andato a cercare quello che fosse, trovò costui a detto esercizio occupato; per che, credendolo latro che i corpi morti volesse dispogliare, gridando forte: Al latro! Al latro! - ' tutti gli frati vi corsero; e presolo, e aperte le porte, e multi e diversi secolari intrativi, e trovate il misero amante, il quale ancora che tra vilissimi strazzi fosse avvolto, fu subito cognosciuto essere Mariotto Mignanelli; e quivi detenuto, prima che dì fosse, ne fu tutta Siena repiena. E pervenuta ha nova a li signori, comandarno al potestà che per lui andasse, e presto ne facesse quello che le leggi e le loro costituzioni comandavano. E così lui preso e ligato, fu menato al palagio del potestà; al quale dato de la corda, senza volere multi tormenti recevere, confessò pontalmente la cagione de soa desperata venuta. Il che, ancora che universalmente ognuno ne avesse grandissima compassione, e tra le donne amaramente se ne piangesse, iudicando, colui essere unico al mundo perfetto amatore, e ciascuna col proprio sangue il recomparasse, nondimeno fu per lo primo di de la iusticia a perdere la testa condannato; e così, al dato termine, senza pesservisi da amici e da parente reparare, fu mandato ad effetto. La infelicissima Ganozza, con la guida del detto frate de po' più misi con multi e diversi travagli gionta in Alessandria, in casa de Ser Nicolò se condusse; a lo quale data cognoscenza, e dittoli cui era e per quale cagione venuta, e ogni altro suo passato accidente racontatoli, fu ad una ora e de meraveglia e de rencrescimento repiene; e dopo che onorevolmente la ebbe recevuta, e fattala como a donna revestire, e al frate dato ultimo commiato, e la disaventorata giovene disse como e per quale disperazione per la avuta nova il suo Mariotto, senza alcuno fargline sentimento, s'era partito, e come per morte lui lo avea pianto, atteso che non per altri che per morire era andato. Se 'l presente dolore grande de Ganozza passò, e con ragione, tutti gli altri e soi e de l'amante per adietro avuti, ogni cosa considerata, pensalo cui pensare il sa e deve; però ch'al mio parere ogni parlare ne serebbe scarso. Revenuta dunque in sé, e col suo novello patre consigliatase, de po' più e diversi ragionamenti de calente lacrime bagnati, deliber orno, Ser Nicolò e lei rattissimamente venirsene a Siena, e o morto o vivo che Mariotto trovassero, con quilli rimedii, che de tale estrema necessità erano concessi, almeno a l'onore de la donna reparare. E raconciati i fatti soi il meno male che possette, revestita la donna in omo, trovato ben passaggio, e con prospero vento navigate, in breve tempo a li toscani liti arrivando, a Piombino dismontorno, e da quindi occultamente ad un podere de Ser Nicolò presso Siena se condussero, e di novelle dimandando trovorno il loro Mariotto tre dì avante essere stato decollato. Quale acerbissima nova da loro sentita, quantunque per fermo l'avessero tenuto, nondimeno, essendone fatti certissimi, quanto tutti dai insiemi e ognuno da per sé remanesse ismorto e afflitto, la qualità del fiero caso ne farà iudicio. Li pianti de Ganozza erano, col forte chiamare omei, sì ardenti, che un cuore de marmo arìano commosso a pietà; pur essendo da Ser Nicolò de continuo confortata, dopo più savii e pieni de carità consigli, deliberorno de, a tanta perdita, solo a l'onore de sì gran parentato providere, e fare che occultamente la poveretta giovene dentro un divotissimo monastenio se rechiudesse, e quivi avesse li soi infortunii, ha mente del caro amante con la soa miseria insiemi, fin che 'l vivere gli fosse concesso, amaramente a piangere. E così fu con grandissima cautezza fatto e mandato ad intero effetto; ove essendo, senza dare de sé si non a l'abbatissima alcuna noticia, con interno dolore e sanguinose lacrime, con poco cibo e niente dormire, il suo Mariotto de continue chiamando, in brevissimo tempo finì gli soi miserrimi giorni.


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